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Il formato equirettangolare è una proiezione grafica che trasforma una superficie sferica (come una scena a 360°) in un’immagine bidimensionale rettangolare. Ogni punto della superficie sferica è rappresentato da coordinate cartesiane: la latitudine (asse verticale) e la longitudine (asse orizzontale).

Griglia equirettangolare

In pratica, si “srotola” una sfera in un rettangolo:

  •  L’asse X rappresenta la longitudine (da -180° a +180°)
  •  L’asse Y rappresenta la latitudine (da +90° a -90°)

Il risultato è un’immagine con proporzioni tipiche di 2:1 (es. 4096×2048 pixel), dove tutta la superficie sferica è rappresentata in modo continuo. Con la GenAI sono stati introdotti diversi tool che creano queste immagini in modalità text-to-image, con cui creare, stilizzare e visionare direttamente i mondi “visitabili”.

Immagine equirettangolare di una scena spaziale

Utilizzi principali

La proiezione equirettangolare veniva usata per rappresentare le mappe del mondo conosciuto in forma semplificata, poiché era facile da tracciare manualmente, anche se non è una proiezione “equidistante” né conforme (cioè non conserva proporzioni o angoli reali).

Oggi, la versione moderna è usata soprattutto in ambiti digitali, non tanto per la precisione cartografica, ma per la facilità di gestione nei software.

Il formato equirettangolare è applicabile principalmente in:

  • Video e foto a 360°: è lo standard per la visualizzazione immersiva su piattaforme come YouTube VR, Facebook 360, e visori VR.
  • Realtà Virtuale (VR): le texture sferiche vengono mappate su ambienti virtuali.
  • Rendering 3D panoramici: i motori grafici esportano in questo formato per la creazione di panorami navigabili.
  • Mappe e globi digitali: Google Earth o altre app geografiche usano questo formato per texture geospaziali.

 

Il formato equirettangolare è ottimale in progetti che coinvolgono:

  • Produzione di contenuti immersivi (video 360°, tour virtuali, esperienze VR)
  • Architettura e interior design (render panoramici di ambienti)
  • Videogame e simulazioni (ambientazioni panoramiche o cielo/skybox)
  • Didattica e divulgazione (mappe educative e interattive)
  • Fotografia panoramica (fusione di scatti in un’unica vista a 360°)

Tale formato è la base tecnica per chi vuole lavorare con la visualizzazione immersiva o contenuti spaziali, ma è interessante esplorare anche degli utilizzi alternativi per la creazione di contenuti e media digitali. Ne abbiamo sperimentati alcuni.

Video loop

Da un’immagine equirettangolare, correttamente visionata attraverso dei 3d viewer è possibile automatizzare ed esportare dei video che iniziano e finiscono esattamente nello stesso punto, creando dei loop perfetti.
Video come questi si prestano per essere caricati come reel su piattaforme social come instagram che hanno tra le loro caratteristiche proprio la riproduzione in loop nel feed.

Interactive background

Caricando immagini equirectangular in background nei siti web, sempre integrando 3D engine, non solo non solo si ottiene la visualizzazione corretta le immagini e la loro interazione diretta con il mouse, ma anche di gestire degli eventi, tra cui la posizione delle inquadrature, il play e lo stop di animazioni, la velocità di animazione, creando interessanti logiche di esplorazione visiva per l’utente.

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